Noi ci siamo. Qui a Ferrera-Moncenisio, sulle nostre montagne, ma anche nelle valli, nelle campagne e nelle città, ovunque.
Noi ci siamo, anche se materialmente non siamo in corteo, non siamo insieme ad ascoltare le note della banda, a deporre le corone ai monumenti.
La Resistenza è fondante per la nostra Repubblica, è stata il riscatto per ripartire dopo la dittatura fascista e la tragedia della Seconda Guerra Mondiale ed anche oggi, che di ripartire abbiamo bisogno, dobbiamo essere diversi, migliori, ma fondarci sui valori della nostra Costituzione nata proprio sulle nostre montagne.
Dobbiamo avere principi in cui credere, perché al mondo e in ogni epoca ci saranno sempre violenti e sopraffattori, ma è solo l’indifferenza generalizzata che li fa vincere.
Dopo ripartire, oggi, con nuovi modelli di sviluppo, più natura e socialità, più servizi ed attenzione a produrre beni e costruire opere non soltanto utili, ma che non disperdano le risorse del pianeta.
Dobbiamo costruire nuovi rapporti in Europa e nel mondo perché servono sempre più soluzioni e istituzioni comuni.
Dobbiamo aumentare le spese per sanità, assistenza, istruzione, per chi è in difficoltà, perché la qualità della vita e l’umanità devono valere più della finanza e del PIL e si vive meglio con meno burocrazia e profittatori.
Dobbiamo lavorare con nuovi modi e stili di vita, cambiare l’idea di una società sempre di corsa ed esasperatamente competitiva.
Siamo a smetterla di essere qualunquisti, alimentare pregiudizi e paure ed affrontare invece i problemi, conoscere, perché la guerra, o un virus, colpiscono persone di ogni colore, sesso, religione, ma di sicuro accentuano le criticità che non si erano saputo risolvere.
Nulla sarà più come prima, lo dicevano nell’ aprile 1945 e lo si afferma oggi, ma deve essere una frase per cambiare in meglio, altrimenti è retorica ed offesa a chi ha più sofferto.
Le idee, i grandi progressi, hanno però bisogno di marciare grazie alle persone che, senza troppo delegare e senza soltanto lamentarsi, ritrovino un sentimento di appartenenza, di coesione, di intraprendenza, di voglia di fare.
Furono queste le motivazioni che permisero all’Italia di rinascere 75 anni or sono e gli italiani stanno ora dimostrando quanto sappiano valere, quanto siano pronti ad impegnarsi, ad aiutarsi, a credere che insieme si vada più lontano in una società libera e giusta.
Viva la Resistenza, viva l’Italia, viva Ferrera-Moncenisio!
Il sindaco di Moncenisio Mauro Carena